Interviste

Intervista alla Dottoressa Reka Gavalda della nRG TRAINING

Per noi di Padelsenzalinea è stato un vero privilegio ed un piacere conoscere ed intervistare Reka Gavalda, Mental Coach esperta di Mental Training. Non possiamo che essere entusiasti del confronto con la Dottoressa Gavalda che ci ha aperto un mondo tutto da esplorare nel meraviglioso universo del Padel, un viaggio che abbiamo intrapreso in compagnia dei nostri nuovi sponsor Padel mi Amor, Tullio Project e Bullpadel.

Reka Gavalda è Mental Coach dal 2018 i riscontri ottenuti in 5 anni di esperienza di coaching professionale di alto livello con varie figure manageriali, mostrano chiaramente come lo sviluppo personale dei suoi clienti abbia avuto ripercussioni positive sul lavoro, sulle prestazioni e abbiano rafforzato le qualità di leadership.
Lo stesso cambiamento si è riscontrato nel caso degli atleti, che cercano la chiave dello sviluppo non fuori ma dentro di se e che superano se stessi varcando i propri limiti, ottenendo risultati che superano ogni aspettativa.

Per Reka Gavalda il coaching è un processo di trasformazione guidato professionalmente, in cui la conoscenza di sé, la consapevolezza, la responsabilità e l’approccio sistemico vengono sviluppati attraverso il lavoro comune durante le sessioni.
Si parte sempre dalla difficoltà più contingente che si presenta qui e ora, e, attraverso il confronto, si scava fino alla radice del problema, così che esaminandolo e comprendendolo si arriva alla soluzione che porta il coachee al cambiamento. Il mio compito come coach è quello di accompagnare il coachee nel proprio percorso di sviluppo fino a prendere una decisione, compiere un’azione o fare un passo concreto per cambiare e per evolversi sempre più consapevolmente. La cooperazione si basa sulla fiducia, sul rispetto degli accordi, sui valori condivisi e sull’impegno.

In qualità di coach che si occupa anche di padelisti, è ispirata dal fatto che si può creare un valore diretto e tangibile nelle prestazioni e nella vita personale dell’atleta. Vede l’atleta come un individuo unico, non lo accompagna secondo una metodologia uniforme e rigida, ma lo tratta come un sistema aperto nella sua unicità, capace di apprendere e in grado di riorganizzarsi ad un livello superiore di consapevolezza grazie al processo di Mental Training.

La splendida Mental Coach ungherese conclude: Lo sport è sempre stato una parte determinante della mia vita e da Mental Coach vivo come una vera e propria vocazione essere di supporto agli atleti in modo professionale creando valore reale, contribuendo al loro sviluppo personale e aumentando le loro prestazioni.

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